“Memento, homo, quia pulvis es,
et in pulverem reverteris”
mercoledì 20 febbraio 2021
Imposizione delle Sacre Ceneri
Cari fedeli,
iniziando il tempo di Quaresima colgo l’occasione per ricordare le norme circa il digiuno e l’astinenza. Mentre leggerete i canoni del codice, spero che abbiate l’occasione non solo di apprendere una norma ma di riflettere e riscoprire il senso più in generale della penitenza, delle opere di pietà, della preghiera e dell’astinenza dalle carni, da praticare non solo in Quaresima ma anche nei singoli venerdì dell’anno, quale segno comunitario di penitenza fra tutti i cristiani, che per legge divina, sarebbero già per sé tenuti alla penitenza ciascuno a proprio modo.
Can. 1249 – Per legge divina, tutti i fedeli sono tenuti a fare penitenza, ciascuno a proprio modo; ma perché tutti siano tra loro uniti da una comune osservanza della penitenza, vengono stabiliti dei giorni penitenziali in cui i fedeli attendano in modo speciale alla preghiera, facciano opere di pietà e di carità, sacrifichino se stessi compiendo più fedelmente i propri doveri e soprattutto osservando il digiuno e l’astinenza a norma dei canoni che seguono.
Can. 1250 – Sono giorni e tempi di penitenza nella Chiesa universale, tutti i venerdì dell’anno e il tempo di quaresima.
Can. 1251 – Si osservi l’astinenza dalle carni o da altro cibo, secondo le disposizioni della Conferenza Episcopale, in tutti e singoli i venerdì dell’anno, eccetto che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità; l’astinenza e il digiuno, invece, il mercoledì delle Ceneri e il venerdì della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo.
Can. 1252 – Alla legge dell’astinenza sono tenuti coloro che hanno compiuto il 14° anno di età; alla legge del digiuno, invece, tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato. Tuttavia i pastori d’anime e i genitori si adoperino perché anche coloro che non sono tenuti alla legge del digiuno e dell’astinenza a motivo della minore età, siano formati al genuino senso della penitenza.
Can. 1253 – La Conferenza Episcopale può determinare ulteriormente l’osservanza del digiuno e dell’astinenza, come pure sostituirvi, in tutto o in parte, altre forme di penitenza, soprattutto opere di carità ed esercizi di pietà.
Nota pastorale dell’episcopato italiano
sul sul senso cristiano del digiuno
e dell’astinenza