Carissimi fedeli,
assieme alla Quaresima, l’Avvento, è uno dei tempi di particolare penitenza e chiamata alla conversione per ciascun battezzato. In questo momento la grazia della penitenza che la Chiesa ci propone ed offre è di indole comunitaria, oltre a quanto ciascuno personalmente e nell’ordinaria vita è tenuto a fare. Ben sappiamo come tra le forme di penitenza, la Chiesa annoveri principalmente il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Ora, dopo aver consultato il nostro Arcivescovo e dopo aver visitato il Servizio di Accoglienza alla Vita (S.A.V.) della nostra Arcidiocesi con alcuni membri del Consiglio Pastorale e degli Affari Economici, unitamente a loro vengo a proporvi di sostenere il “Progetto Gemma” come forma di carità comunitaria.
In cosa consiste il Progetto Gemma? Sottoscrivendo un’adozione “progetto Gemma” aiuteremo in modo concreto e nell’anonimato una mamma a “sorridere alla vita”, rinunciando all’aborto del proprio figlio, a cui la donna si era già concretamente orientata, ed aiutandola a continuare la gravidanza. Contribuiremo fornendo un aiuto che possa far superare quelle difficoltà economiche che vanno nel periodo degli ultimi 6 di gravidanza e nei primi 12 dopo la nascita del bambino.
Come raccoglieremo le offerte? Al termine della S. Messa domenicale, dopo l’ordinaria questua per sostenere le spese comuni della Parrocchia, un sagrestano metterà in chiesa una cassetta per raccogliere le vostre offerte che andranno a sostenere questo progetto. Concluse le quattro settimane d’Avvento, con bonifico, devolveremo l’intera cifra raccolta e daremo comunicazione ai parrocchiani della somma che siamo riusciti a totalizzare.
In virtù di quella carità, di cui la S. Scrittura afferma che “copre una moltitudine di peccati” (1Pt 4, 8), vi invito a grande generosità di cuore, secondo le possibilità di ciascuno, affinché nella festa della Vita possiamo aiutare una vita a nascere e a crescere dignitosamente nella sua famiglia.
Cordialmente.
Sac. Davide Benini